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GLOSSARIO

dei

TERMINI DEL BATTERISTA

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A

  • Accento: nota suonata più forte rispetto alle altre, solitamente indicata con il simbolo “>” sopra alla nota

  • Accordatura: il processo in cui andiamo a intonare le pelli battenti e risonanti della batteria tramite la chiavetta per ottenere una particolare sonorità

B

  • Bacchette: lo strumento che il batterista usa per percuotere piatti e tamburi. Le bacchette possono essere in legno (hickory, acero, quercia…), in carbonio o metallo (per esigenze particolari di studio)

  • Backbeat: quando l’accento del rullante si trova sul 2° e 4° quarto, tipico nella musica pop-rock

  • Battente: la parte del pedale della cassa che colpisce direttamente la pelle. Esistono battenti di materiale differente, in genere legno, plastica o feltro che determinano un attacco e timbro particolare al tamburo

  • Battere: il battere coincide con l’inizio di ogni movimento accentato, anche detto “forte” e può essere diviso in due o tre parti

  • Battuta (o misura): spazio compreso tra le barrette dove vengono inserite note o pause

  • Bearing edge: il punto di contatto tra pelle e fusto. E’ proprio tramite il bordo che si trasmette l’energia del colpo. Il modo in cui il bordo è progettato influenza drasticamente il suono

  • Black Dot: adesivo applicato alle pelli Remo per rinforzare il centro della pelle. Un grande fan di queste pelli era Tony Williams, che le usava anche come risonanti. Queste pelli vengono chiamate Remo “Controlled sound”.

  • Blast Beat: tecnica particolarmente utilizzata nel metal estremo che prevede l’alternanza tra cassa e rullante (o altri elementi del set) a tempi metronomici particolarmente sostenuti

  • BPM: il numero di battiti di metronomo calcolati in minuto (beats per minute)

  • Breakbeat: tecnica originariamente utilizzata nell’hip hop per ripetere in loop parti strumentali di sola batteria (i cosiddetti drum break). DJ Kool Herc viene riconosciuto come il primo DJ ad ever sviluppato questa tecnica, dando origine alla “break dance”

  • Buzz roll: più colpi ravvicinati ottenuti mediante una leggera pressione della bacchetta sulla pelle. Molto utilizzati nei groove funk o nello stile “second-line drumming”. Possono essere suonati a differenti dinamiche per ottenere sfumature specifiche di suono

C

  • Campana (del piatto): parte centrale bombata del piatto

  • Cassa in quattro: quando la cassa suona su tutti e quattro i quarti della battuta

  • Cerchio: il cerchio dei tamburi che appoggia sul bordo delle pelli. I cerchi possono essere in metallo, in plastica (generalmente sulla grancassa) o in legno

  • Chiavetta: chiave metallica per tensionare i vari tiranti dei tamburi

  • China: tipico piatto con il bordo girato, che produce un suono adatto sia ad accompagnare, sia per accenti o effetti speciali. Solitamente viene montato al contrario rispetto ai piatti tradizionali. .

  • Clave: pattern ritmico tipico della musica afro-cubana costruito sulla combinazione di 5 note (pattern 3–2 o 2–3) e utilizzato in diversi stili come Samba, Bossa Nova e Salsa. Clave è anche il nome di uno strumento musicale fatto di due legnetti cilindrici.

  • Clutch: elemento hardware che serve a stringere e controllare il piatto superiore del charleston e assicurarlo alla meccanica

  • Colpo doppio: rudimento in cui si alternano due colpi di mano destra a due di sinistra

  • Colpo singolo: rudimento in cui si alternano un colpo di mano destra e uno di sinistra

  • Comping: tecnica usata nella musica swing, in cui una mano suona l’ostinato del piatto e l’altra accompagna, complementa o “riempie gli spazi” con il comping, generalmente sul rullante o con la cassa

  • Concert tom (o melodic tom): tamburo senza la pelle risonante, dal suono controllato e dal decadimento molto rapido. Molto apprezzato negli ’70

  • Controtempo: alternanza tra pause in battere e note in levare

  • Cordiera: fili metallici posizionati sotto al rullante che conferiscono il tipico suono al tamburo

  • Counting: sistema vocale per capire più facilmente la suddivisione del tempo. Esempio di counting in ottavi: 1& 2& 3& 4&, si conta “one and-two and-three and- four and”

  • Crescendo: aumento dinamico nell’esecuzione. Un tipico esempio di crescendo è un fill suonato all’unisono tra rullante e timpano, dove gradualmente aumentiamo il volume passando da una dinamica ad un’altra

  • Cross-stick: tecnica per suonare il rullante con un bordo della bacchetta appoggiato alla pelle del rullante e l’altra estremità contro al cerchio. Viene anche chiamato “rim-click”

D

  • Dampening: termine inglese per “sordinatura”, ovvero applicare degli elementi (gelatine, stracci, cuscini) per eliminare gli armonici indesiderati o per ottenere sonorità particolarmente controllate

  • Decrescendo (diminuendo): riduzione dinamica dell’esecuzione

  • Diteggiatura (o sticking): l’ordine specifico con cui dovrò suonare la mano destra e la sinistra in un esercizio o brano. Generalmente viene indicato con R = mano destra e L = mano sinistra

  • Doppio pedale: elemento hardware che permette di utilizzare contemporaneamente due pedali per simulare l’effetto della doppia cassa, usando però una cassa sola

  • Downbeat: il primo beat della battuta nella posizione “1”

  • Down stroke: colpo accentato seguito da un colpo non accentato

  • Drag: rudimento eseguito con due colpi ravvicinati della stessa mano (es. RR)

  • Drum camp: corsi particolarmente intensivi sviluppati in una o più giornate di lezioni con uno o più didatti

  • Drum clinic: evento collettivo (o classe) dove uno o più didatti tengono una lezione/workshop di fronte al pubblico. In alcuni casi i partecipanti possono avere a disposizione pad o kit per interagire con l’insegnante

  • Drumless: basi musicali da cui è stata esclusa la batteria, per potersi esercitare o per esibizioni

E

  • Evans: marchio di pelli per batteria, nato in America nella seconda metà degli anni ’50. Tra i modelli più noti: G1, G2, EC2, Hydraulic, EMAD.

F

  • Falam: adesivo protettivo da posizionare nel punto in cui il battente della cassa colpisce la pelle

  • Feltro: elemento circolare che viene posizionato sulla meccanica a protezione dei piatti, sopra e sotto la campana

  • Fill (o drum-fill): breve momento musicale in cui “abbandoniamo” il groove per creare un passaggio musicale, generalmente eseguito tra il rullante e i tom

  • Flam: rudimento in cui suono due note alternate tra mano destra e sinistra estremamente ravvicinate, creando una sorta di acciaccatura

  • Free Stroke (rebound stroke): movimento in cui la bacchetta sfrutta il rimbalzo naturale, partendo da un punto rispetto al tamburo e ritornando nella posizione di partenza

  • Fruste: bacchette fatte con tanti listelli di legno più o meno sottili per avere un suono più delicato o caratteristico. Ideali nei contesti acustici, dove è richiesto poco volume o per sonorità particolari.

  • Fulcro: punto di equilibrio in cui viene stretta la bacchetta, che permette il miglior rimbalzo della stessa. Il fulcro può trovarsi in varie posizioni in base alla tecnica prescelta: tra pollice, indice, medio o anche tra anulare e mignolo

  • Full stroke: colpo accentato seguito da un altro colpo accentato

  • Funk: genere musicale nato negli anni ’60 ispirato dalla musica di James Brown, particolarmente ritmato e incentrato sul rapporto basso-batteria. Tra i maggiori esponenti del funk: Dave Garibaldi, Dennis Chambers, Ziggie Modeliste, Clyde Stubblefield, Jabo Starks

G

  • Gaffa: nastro adesivo telato per fare praticamente qualsiasi cosa! Un vero salvavita…

  • Gelatine: sordine adesive di materiale morbido, di vari colori o forme, che vanno posizionati sulle estremità delle pelli per eliminare gli armonici in eccesso e controllare meglio il suono

  • Ghost notes: note suonate a dinamica piano o pianissimo, generalmente sul rullante

  • Gospel chops: tecnica musicale proveniente dalla cultura gospel afro-americana, caratterizzata da groove e fill veloci e particolarmente intricati, da non confondere con il genere musicale “gospel”. Tra i massimi esponenti: Chris Coleman, Aaron Spears e Gerald Heyward

  • Grip: il tipo di presa usato per impugnare la bacchetta. Ci sono vari tipi di grip: traditional, matched, american, german e french

  • Groove: un groove è un ritmo, comunemente suonato tra cassa, rullante e charleston (o ride) ma con personalità. Ogni Groove anche se con la stessa partitura può avere un'andatura diversa o colori o sonorità diverse a seconda di chi lo sta eseguendo.

  • Gruppi irregolari: gruppi di note rappresentati graficamente con un numero sopra alla notazione, che hanno una divisione ritmica differente dal tempo originale

I

  • Idrauliche (pelli): Evans negli anni ’70 crea un modello di pelle doppio strato con una goccia d’olio tra le due membrane (vengono anche chiamate “oil filled”). Il suono è estremamente controllato e fermo. Steve Gadd è stato un grande divulgatore di questo suono.

  • In-ear monitor: auricolari specifici per la musica che permettono di ascoltare gli altri strumenti presenti sul palco (o una base musicale) senza usare casse spia (vedi anche “stage monitor”)

  • Indipendenza: imparare a coordinare i quattro arti contemporaneamente nell’atto di suonare uno strumento

L

  • Levare: la pulsazione non accentata

  • Linear drumming: tecnica in cui le note non si sovrappongono mai ma sono suonate sempre una successivamente all’altra

M

  • Macchinetta cordiera: il meccanismo metallico che serve per tendere i fili della cordiera e portarli quindi ad appoggiare contro la pelle risonante del rullante

  • Mallet: bacchette con una punta di dimensioni maggiorate, generalmente in feltro, plastica o gomma per creare effetti speciali su piatti e tamburi (esempio i crescendo sui piatti)

  • Matched (impostazione bacchette): impostazione in cui entrambe le mani tengono la bacchetta nello stesso modo

  • Metronomo: strumento digitale che stabilisce il BPM (ovvero il numero di battiti per minuto) per scandire il tempo di un brano musicale, producendo un suono o una luce lampeggiante

  • Misura (o battuta): spazio compreso tra le barrette dove vengono inserite note o pause

  • Moeller stroke: tecnica di movimento per ottenere grande potenza, studiata e resa celebre da Sanford Moeller, nella quale il colpo accentato viene generato da un movimento combinato di gomito, polso e avambraccio

O

  • Octobans: tom dalle piccole dimensioni, solitamente 6" o 8", ma dal fusto particolarmente lungo e senza pelle risonante. Introdotti sul mercato dal marchio Tama nel 1978. Resi celebri da batteristi come Billy Cobham, Stewart Copeland (The Police) e Simon Phillips.

  • Open handed: tecnica in cui il batterista (spesso per scelta artistica) non incrocia le mani come si fa abitualmente, suonando ad esempio il charleston con la mano sinistra e il rullante con la destra. Tra i più famosi: Billy Cobham, Simon Phillips, Claus Hessler

  • Ostinato: pattern ritmico ripetuto in continuazione (esempio il portamento ritmico del ride nel jazz)

  • Ottavi: due note ogni quarto

P

  • Pad (o practice pad): superficie in legno o plastica, ricoperta da un materiale gommoso, su cui è possibile esercitarsi a basso volume alternativamente al tamburo

  • Paradiddle: rudimento che combina colpi singoli e colpi doppi alternati (RLRR LRLL)

  • Pausa: momento musicali in cui non dobbiamo suonare nulla, interrompendo quindi l’esecuzione in base alla durata della pausa stessa

  • Pelle battente: la pelle montata nella parte superiore del tamburo, quella che verrà percossa dalla bacchetta. La pelle battente definisce l’attacco del tamburo

  • Pelle risonante: la pelle montata sotto al tamburo, che definisce il decadimento (o decay) del tamburo

  • Pentagramma: dove si scrivono note e pause. Composto da 5 righe e 4 spazi

  • Permutation: suonare una sequenza di note, facendola partire da un punto diverso senza mai modificarla (es. RRRR LLLL — LRRR RLLL — LLRR RRLL — LLLR RRRL)

  • Play-along: basi per batteria dove normalmente la batteria viene esclusa dalla base. E’ possibile che ci sia il suono di un metronomo come riferimento ritmico al posto della batteria

  • Press roll: più colpi ravvicinati suonati con una leggera pressione della bacchetta sulla pelle

  • ​

Q

  • Quarti: nota che rappresenta un quarto di una battuta in 4/4. Solitamente le note di quarti corrispondono alla pulsazione metronomica

  • Quattro quarti: il tempo musicale di un brano viene definito tramite una frazione numerica. Il numero superiore definisce quanti movimenti ci sono in una misura, mentre il numero inferiore definisce la durata di ognuno di questi movimenti

R

  • Rack: hardware per batteria fatto da vari tubi cilindrici per supportare le varie meccaniche dei tom o terminali delle aste dei piatti

  • Rim-click: tecnica per suonare il rullante con un bordo della bacchetta appoggiato alla pelle del rullante e l’altra estremità contro al cerchio. Vedi anche “cross-stick”

  • Rim-shot: tecnica per rullante che si ottiene colpendo sia la pelle che il cerchio contemporaneamente. Serve per creare un accento particolarmente marcato

  • Ring: anelli in materiale plastico da posizionare sui tamburi per controllarne il suono ed eliminare gli armonici. Vanno acquistati della misura corrispondente al tamburo da sordinare

  • Rudimenti: i rudimenti rappresentano una sorta di “alfabeto della batteria”. Da soli o combinati tra loro, servono per creare indipendenza tra mani e piedi. Tra i più noti, i colpi singoli, i colpi doppi, i paradiddles, i flams e i drags (vedi lista rudimenti ufficiali PAS: http://www.pas.org/resources/rudiments)

  • Rudimenti ibridi: combinazioni tra rudimenti ufficiali, con la finalità di creare nuovi rudimenti non ufficialmente riconosciuti

S

  • Second-line drumming: stile musicale nato a New Orleans e sviluppatosi come evoluzione del tamburo da parata. Tra i maggiori esponenti di questo stile oggi Johnny Vidacovich e Stanton Moore.

  • Sedicesimi: quattro note ogni quarto

  • Shuffle: stile ritmico derivato dalla ripetizione della terzina senza la nota centrale

  • Sincope: spostare l’enfasi ritmica in posizioni atipiche o inaspettate della battuta. Può essere regolare, irregolare, semplice o composta.

  • Sordine: elementi fisici da posizionare sopra le pelli battenti per diminuire gli armonici in eccesso ed avere un migliore controllo del suono. Ad esempio le gelatine, i ring in plastica o il nastro telato (gaffa)

  • Spazzole: tipo di bacchette fatte da tanti fili sottili metallici o di materiale plastico, tipicamente usata nella musica jazz, che permettono di ottenere sonorità uniche usando la pressione dei fili sulla pelle

  • Splash: piatto di dimensioni ridotte (da 6 a12”) dal decadimento molto rapido, per creare sonorità particolari

  • Staccare il quattro: definire il tempo di un brano prima che inizi, usando una bacchetta contro l’altra oppure il charleston. Tecnica che si usa quando si suona con altri musicisti ed è necessario partire contemporaneamente

  • Stack: posizionare sullo stesso supporto un piatto sopra ad un altro per ottenere sonorità particolari

  • Stick Control: celebre metodo per la tecnica delle mani (o dei piedi), scritto da George Lawrence Stone

  • Sticking (o diteggiatura): l’ordine specifico con cui dovrò suonare la mano destra e la sinistra in un esercizio o brano. Generalmente viene indicato con R = mano destra e L = mano sinistra

  • Suonare “avanti o indietro”: creare una particolare tensione musicale generando una sensazione di urgenza (avanti) o relax (indietro). Guarda questo video per una spiegazione più dettagliata…

  • Sustain: decadimento del suono. Per esempio la tensione delle pelli risonanti determina la quantità di sustain di un tamburo

  • Swing: tradizionale figura ritmica suonata sul piatto ride nella musica jazz

T

  • Tap stroke: colpo non accentato seguito da un altro colpo non accentato

  • Tempo: la velocità di un brano espressa in BPM (battiti per minuto, VEDI BPM)

  • Terzine: gruppo di tre note equivalenti, che vengono indicate con il numero “3” sopra alla notazione

  • Traditional (impostazione bacchette): le mani hanno due modi differenti per impugnare la bacchetta. In una mano, la bacchetta è controllata dai polpastrelli di pollice ed indice, con le altre tre dita a supporto, mentre nell’altra mano la bacchetta appoggia tra la cavità di pollice/indice e l’anulare

  • Train beat: groove tradizionale della musica country in cui le mani suonano a sticking alternato in sedicesimi accentati

U

  • Up stroke: colpo non accentato seguito da un colpo accentato

  • Unisoni: suonare due o più colpi contemporaneamente, nello stesso istante. La difficoltà di questa tecnica è evitare acciaccature o “flam” tra le note suonate contemporaneamente.

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