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LEZIONI DI BATTERIA

Fonzie Di Natale in "Groove Magazine" 
 

Benvenuti a questo mio  videocorso, dove vi insegnerò le basi e non solo, per imparare bene a suonare questo bellissimo ma anche complesso strumento.
Iniziamo con lo spiegare cos'è, la batteria come tutti sapranno è il motore, il cuore pulsante della musica, colei che da il ritmo, decide la velocità, quindi al contrario di quanto si possa pensare, (magari perchè su un palco sta dietro o a volte defilata), ha un' importanza grandissima, ed un batterista ha il dovere e la responsabilità di far rispettare i canoni che compongono quel brano o quel esecuzione personale.
Sono in molti a pensare che la batteria sia l' unico strumento ad utilizzare tutti gli arti indipendentemente, per questo viene catalogata come uno strumento difficile da imparare, non è proprio così, anche il pianoforte utilizza sia le mani che i piedi, anche la chitarra  utilizza i piedi per schiacciare sui pedali degli effetti, quindi sfatiamo questa leggenda.
La buona notizia è che ogni arto dovrà muoversi, anche se indipendentemente, in relazione all' altro in modo direi sincronizzato.
Ma prima di iniziare ad impugnare le bacchette, bisogna concentrarsi molto sulla postura da tenere, ci tengo a precisare che un mio motto fondamentale è quello di avere il massimo risultato col minimo sforzo.

 

firma Alfonso Di Natale-front bianco.png
Lo studio degli strumenti musicali richiede molto esercizio e anche per imparare a suonare la batteria acustica è necessario uno studio costante. Oltre a una solida base tecnica, anche l'improvvisazione musicale è fondamentale per conoscere le possibilità espressive dello strumento, per questo è importante suonare anche varianti degli esercizi e approfondire le lezioni di batteria seguendo la propensione musicale. 

All'inizio, ogni esercizio va eseguito lentamente, aumentando la velocità gradualmente, senza avere fretta.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Una corretta postura può aiutarci a stancare meno e guadagnare in velocità e precisione.

Questo tema sta finalmente prendendo sempre piu’ spazio all’interno della didattica specifica rivolta al batterista moderno.
Troppo spesso data per scontata, l’attenta postura sullo strumento può evitare che un allievo poco a suo agio abbia vita difficile nell’andare avanti nella propria crescita strumentale, sonora e fisica.

Se osserviamo attentamente i batteristi moderni piu’ influenti al mondo come per esempio Vinnie Colaiuta, Steve Gadd, Dave Weckl, Gavin Harrison, Peter Erskine, e altri ancora, dobiamo far caso al fatto che questi mostri, ossessionati costruttivamente dalla loro ricerca sullo strumento, vanno a sviscerare e di conseguenza a migliorare proprio quegli aspetti che portano il nostro fisico a rapportarsi con lo strumento. Aspetti troppo spesso dati per scontato.
La postura della schiena, l’altezza dello sgabello, la distanza dai pedali e dai tamburi, i movimenti di frusta degli arti superiori, il respiro e la voce, chimato anche il “quinto arto”, diventano argomenti essenziali anche per la crescita della percezione musicale e psichica.
Dobbiamo per forza osservare che questi artisti sfruttano e studiano le leggi della fisica in relazione alla sensazione. Con quelle nozioni, abbattere i limiti della tecnica, della velocita’ e del groove non sembra più utopia.

La forte attenzione sui movimenti rende possibile la crescita percettiva, fa sviluppare la musicalita’ dei principianti molto piu’ velocemente, evita fastidi e dolori muscolari come mal di schiena, tendiniti  e sopprattutto aumenta consistentemente lo stare a proprio agio nel rapporto con la batteria.

Mettiamoci seduti dietro alla nostra bellissima batteria, e cerchiamo di pensare, osservare e partire con il giusto approccio, senza paure, attriti o tensioni.
Sarebbe meglio imparare il prima possibile a fidarsi dalla nostra identità, quindi, se vi piace suonare usando una tecnica matched al contrario di una tecnica traditional, fatelo! Se siete mancini e volete suonare come un destro, fatelo!

Studiamo a velocita’ medio/lenta (meglio lenta) per ascoltare tutte sensazioni che scorrono sulla pelle cercando di sentire e controllare i movimenti che, inizialmente dovranno essere ampi, rilassati e lenti. Dobbiamo insegnare al nostro cervello che, dopo un periodo di esercitazione, sarà pronto a metabolizzare e a renderli più naturali, immediati.

Senza dubbio ognuno di noi ha gli arti di lunghezza e mobilita’ diversa. Possono esserci persone, che hanno una immagine interiore che rispecchia perfettamente i movimenti di cui parliamo oppure altri che riescono facilmente ad emulare cio’ che vedono e sentono. Sembra che i “neuroni a specchio” siano una scoperta di questo secolo e forse anche per questo fa molto bene guardare i video dei batteristi che ammiriamo ;)

Nella foto accanto possiamo vedere quanto è importante la postura della schiena dritta perpendicolare alle cosce e di conseguenza alla leggera inclinazione delle parti inferiori delle gambe fino ad arrivare ai piedi.

L' impugnatura delle bacchette

 

Imparare ad impugnare le bacchette correttamente, dovrebbe sempre essere il punto di partenza di una buona tecnica delle mani , in quanto ci permette la piena libertà di espressione musicale senza tensione. Ci garantisce, inoltre, di prevenire ogni possibilità di infortunio o contrattura, e di prolungare nel tempo la nostra esecuzione.

Ci sono due tipi d’impugnatura: Match Grip – dove le mani sono esattamente simmetriche, e la Traditional Grip – dove la mano sinistra differisce dalla destra. Quest’ultima, vecchia di secoli, deriva dalle antiche bande marcianti o addirittura dai tamburellisti che davano il tempo di marcia di un plotone o clan, tecnica adottata in maniera che ci si stancasse meno durante l' esecuzione in marcia.

Io da sempre utilizzo la tecnica più recente, ovvero la match grip, ma solo per una questione di abitudine, anche se devo dire che l' altra è molto più elegante e raffinata da vedere.

La cosa più importante di una buona impugnatura è di certo la morsa tra il pollice e l'indice in relazione al fulcro della baccetta.

Durante un esecuzione cercate di tenere l'impugnatura sempre sullo stesso punto della bacchetta.

I quattro movimenti fondamentali del ritmo.

Eccoci arrivati ad un argomento delicatissimo del nostro percorso tecnico, l' ABC del batterista. Senza i movimenti giusti e la sincronizzazione tra la mano destra e la mano sinistra è impossibile far sì che il rumore ottenuto da un colpo possa trasformarsi in musica, melodia ritmica e che come detto già precedentemente possa far fuoriuscire il nostro personal groove. Ogni colpo dato come da un paio di bacchette, come anche dalle stesse mani su una qualsiasi superficie ha un' intensità e suono diverso in base alla forza e alla direzione del colpo, questo evidenzia di un motivo ritmico i colpi accentati da quelli di riempimento, detti volgarmente di tappeto e tecnicamente GHOST NOTES.

Esistono quattro movimenti importantissimi, che messi in sequenza creano il senso ritmico, non vi sono delle regole o schemi predefiniti, tutto può variare dalla fantasia e la sequenza casuale di ogni singolo movimento in relazione all' altro.

Elenchiamo i quattro movimenti ed impariamo ad eseguirli in modo corretto, è importantissimo come per ogni esercizio, iniziare lentamente ed andare sempre più in progressione in modo da prendere sempre più confidenza con l' esecuzione stessa, ed altra cosa importantissima, seguire il movimento con gli occhi, il cervello memorizzerà meglio e assimilerà più velocemente.

 

 

FULL stroke:  colpo accentato che parte dall' alto, colpisce e ritorna alla posizione di partenza.

 

DOWN stroke:  colpo accentato che parte dall' alto, colpisce ma rimane ad un centimetro dalla superficie.

 

UP stroke:  colpo leggero che parte da un centimetro dalla superficie, colpisce e torna in alto 

 

TAP stroke:  colpo leggerissimo che parte dal basso, colpisce e ritorna ad un centimetro dalla superficie.

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